La Cattedrale di Mazara - II parte e Chiesa di Santa Caterina Cattedrale di Mazara - III parte, il gruppo della Trasfigurazione n questa pagina e nella successiva, compare una galleria fotografica che ritrae altri particolari appartenenti alla Cattedrale di Mazara e al Portale d'ingresso della Chiesa di Santa Caterina, nella stessa città. Sono sempre foto inviate e concesse da Marcello Cantone, autore degli scatti. Si comincia dalla Cattedrale con la ricchezza dei suoi interni e alcuni particolari. Considerando l'Abside, l'altare e il gruppo scultoreo della trasfigurazione, non si riesce a rimanere indifferenti. Un fatto da mettere in evidenza è che le foto di questa pagina (come quelle della precedente) rimandano ai loro corrispettivi in formato più grande. In questo modo il visitatore di questo spazio web si trova nelle condizioni di poter leggere maggiori particolari di ogni singola immagine. Riallacciandosi poi alla storia di Famiglia, salta subito all'occhio che in cima alla zona absidale campeggia lo stemma Grifeo. La particolarità dell'insegna araldica, anche nella sua versione rappresentata in cima al portale di Santa Caterina, è che il solito Grifone sembra portare una corona: un fatto che andrà approfondito per capirne la genesi.
La lavorazione di tetto e pareti della Cattedrale, raggiunge livelli altissimi. La rappresentazione della Trasfigurazione (foto in altra pagina) cattura letteralmente l'occhio. Opera di Antonello Gagini (1535), ritrae Gesù sul monte Tabor, con i profeti Mosè ed Elia e i discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni.
Le immagini scattate da Marcello Cantone descrivono perfettamente l'essenza del messaggio artistico delle opere, anche se la mancanza di luce all'interno del Tempio deve aver creato parecchi problemi per raggiungere un minimo livello di soddisfazione nella qualità dell'immagine. Pregevole poi il crocifisso ligneo realizzato da un anonimo maestro siciliano del XIII secolo con i due lati dipinti: da un lato l'immagine del Cristo; dall'altra parte, al centro, l'Agnello Mistico, insieme ai simboli dei quattro Evangelisti. Anche in questo caso ci si trova di fronte a una presenza storico-architettonica Grifeo. Basta osservare l'ingresso frontale del Tempio e ci si accorge subito della cosa. In alto, sul finestrone centrale campeggia lo scudo Grifeo, sorretto da due angeli. La chiesa fu edificata nel 1318, ma venne profondamente rimaneggiata nel XVII secolo, come buona parte degli edifici, chiese comprese, di Mazara. Anche qui non mancano opere d'arte di pregio. All'interno si trova la splendida statua della Santa, scolpita nel marmo da Antonello Gagini. Completa il tutto una serie di affreschi settecenteschi (Gloria di San Benedetto e di Santa Scolastica) del pittore palermitano Giuseppe Testa.
Cattedrale di Mazara - III parte, il gruppo della Trasfigurazione Proprietà intellettuale e copyright © Giuseppe Maria Salvatore Grifeo |
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