Riccardo e Galgano Grifeo alle crociate del XII secolo (Elenco tavole genealogia Grifeo) dal capitolo dedicato alla Famiglia d'Alemagna, alle pagine 77 e 78 dell'opera "Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia", Volumi 1-2, edizione 1875, autore il Conte Berardo Filangieri de Candida-Gonzaga.
a
famiglia Grifeo, proprio in forza dei tanti secoli di storia, ha
partecipato a un'infinità di eventi politici e, come naturale che
fosse, a conflitti, spedizioni. In tutto questo si inserisce la storia
di Riccardo e Galgano Grifeo. I
due personaggi sono tra i meno documentati, meno raccontati nella
storia Grifeo e proprio Riccardo compare nel volume sopra citato
nell'ambito della spedizione in Terrasanta del 1174. Come piccola nota a margine e fuori da questo racconto, il nome Riccardo è oggi portato da mio nipote che in questo 24 ottobre 2024, mentre sto scrivendo questa pagina, ha 7 anni e 4 mesi: è figlio di mio fratello Salvatore. Tornando al ricordo storico, il primo riferimento possibile di questo nostro avo è del 1174. Riccardo Grifeo figura tra coloro che parteciparono alla crociata-azione militare in Terrasanta/ארץ הקודש/الأرض المقدسة, partecipazione stabilita da Re Gugliemo II di Sicilia, "il Buono" (nella foto a fianco, il Sovrano è rappresentato in un mosaico del Duomo di Monreale, cattedrale da lui voluta, mentre viene incoronato da Cristo). Il Sovrano era membro della famiglia normanna degli Altavilla che diede inizio al Regno di Sicilia. Successivamente, il 13 febbraio 1177, il Re avrebbe sposato a Palermo Giovanna Plantageneto, sorella di Riccardo Cuor di Leone. Sono
nomi che moltissimi riconosceranno facilmente (un minimo dubbio lo
sento per la poca importanza data oggi alla conoscenza del passato),
personaggi che predominarono nel corso della storia determinando eventi
fondamentali. Bisognerebbe capire se questo riferimento alla "crociata" è proprio relativo all'impresa del 1174 o alla Terza Crociata imbastita e partita tra il 1188 e il 1189.Il riferimento all'evento è descritto - senza precisare le date - proprio nel capitolo dedicato alla Famiglia d'Alemagna, alle pagine 77 e 78 dell'opera "Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia". La cosa particolare è che viene fatto un elenco di gentiluomini-cavalieri che affiancarono Raul d'Alemagna imbarcandosi nella flotta del Sovrano Guglielmo II, armata navale che si diresse verso la Terrasanta (nell'immagine a lato il Regno di Sicilia un anno dopo la nascita di colui che sarebbe diventato Re Guglielmo II). Ogni cavaliere viene descritto con la personale dotazione di uomini e la regione/città di registrazione. Raul d'Alemagna "si legge, aver dato quattro soldati e quattro servienti per la impresa di Terra Santa". Di Grifeo ce ne sono appunto due: Galgano e Riccardo Grifeo elencati tra i baroni del Contado di Andria. Galgano con con "2 soldati e 3 inservienti"; Riccardo con "2 soldati e 3 inservienti". Con loro, ad arricchire l'armata, la schiera dei tanti baroni appartenenti ai vari contadi (Andria, Conversano e Missanello) con i cavalieri Guglielmo Malerba, Guido de Venusio. Il dubbio riguarda proprio la connessione con il Contado di Andria e con l'essere baroni di quell'area della Puglia. I Grifeo sono da sempre siciliani, giunti nell'Isola durante l'XI secolo, provenienti da Creta appoggiando l'armata normanna del Gran Conte Ruggero. Questi due esponenti della famiglia come arrivarono a essere baroni del contado pugliese? Erano già arrivate segnalazioni della presenza di alcuni avi Grifeo in quella parte d'Italia, ma fino a oggi questa è l'unica fonte cui sono riuscito ad arrivare perché disponibile tra i libri riportati online da Google Libri (google.books). Il volume in questione è leggibile a questo link. Galgano e Riccardo Grifeo, visti gli anni della loro partecipazione a quella crociata, possono essere figli o nipoti di Giovanni II Grifeo, il primo Barone di Partanna. il primo ad avere in mano il privilegio rilasciato da Re Ruggero II di Sicilia, sovrano alla cui incoronazione lo stesso Giovanni era presente insieme ai nobiluomini siciliani di spicco, cerimonia che sancì ufficialmente la nascita del Regno di Sicilia. Per
adesso non posso fare altre ipotesi, come non è possibile farne sulla
connessione con il Contado di Andria e il titolo baronale lì posseduto
da questi avi Grifeo così poco noti. Certo, il forte legame Grifeo con la Famiglia Reale Normanna potrebbe spiegare anche la "connessione pugliese". L'albero genealogico di Famiglia è incentrato soprattutto sui rami principali e sui discendenti primogeniti di questo. Una nota storica aggiuntiva: sull'impresa in Terra Santa del 1174 voluta da Re Guglielmo II di Sicilia, l'armata viaggiò su una flotta guidata da Tancredi Conte di Lecce.
Lo scopo dell'impresa era soccorrere Re Amalrico I di Gerusalemme andando a colpire Alessandria d'Egitto (nella foto precedente: il matrimonio a Tiro, il 29 agosto 1167, tra Re Amalrico I di Gerusalemme e Maria Comnena). L'azione militare si protrasse negli anni seguenti. La flotta siculo-normanna colpì vari punti della costa egiziana che era sotto il controllo musulmano in un'operazione che era più di forte disturbo e di scorrerie che di invasione e conquista, strategia scelta da Margarito di Brindisi, ex pirata bizantino, ammiraglio del Regno di Sicilia, poi primo Conte di Cefalonia per concessione del Sovrano. Ma Re Guglielmo II di Sicilia tornò poi a indire una nuova partecipazione contro i domini musulmani in Palestina e in Oriente. Il tutto prese spunto dall'impresa del condottiero musulmano Saladino-Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb, sultano d'Egitto, Siria, Yemen e Hijaz, che con la sua armata aveva riconquistato Gerusalemme nell'ottobre 1187 (nella foto qui sotto un Dirhaman dedicato a Saladino, coniato a Maiafariquim -città nella provincia di Diarbaquir, in Turchia- nel 1215-1216).
All'epoca il Re normanno di Sicilia decise quindi di inviare nuovamente la sua flotta in Terrasanta come appoggio alle piazzeforti ancora cristiane: era la primavera del 1188. L'armata era ancora al comando di Margarito di Brindisi che si era messo in mostra durante altre imprese. Questa volta coordinava 60 navi, un numero di soldati appropriato e 200 cavalieri. Anche questa operazione fu efficace visto che la flotta pattugliò e difese porti crociati della Palestina impedendone la conquista da parte di Saladino (foto qui sotto: rappresentazione di cavalieri musulmani al comando di Saladino). Poi l'armata imbarcata siculo-normanna andò anche oltre colpendo Tripoli, respingendo le forze musulmane all'interno di quella porzione di terra africana.
I due Grifeo, Galgano e Riccardo, si trovarono tra i protagonisti di questi eventi che disegnarono la storia di quel momento tra Medioriente e Africa. Chissà se sopravvissero entrambi, cosa riuscirono a osservare e a conoscere durante queste imprese, quelle due spedizioni. La speranza è che non siano stati macinati dalla grande pietra da mulino delle guerre, quella che tante vite ha sacrificato. Forse non conosceremo mai altri particolari sulla loro esistenza. Proprietà intellettuale e copyright © Giuseppe Maria Salvatore Grifeo |
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